Autor: Magali Data: Temat: [Cerchio] SICUREZZA E CITTÀ
SICUREZZA E CITT=C0
di Bianca La Rocca=20
Il mito della sicurezza a ogni costo sta trasformando case, quartieri e
citt=E0 in fortezze. Ma, lungi dal rassicurare, le barriere finiscono per
alimentare i fantasmi della paura
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Una "tata" satellitare
Le citt=E0 di oggi, cio=E8 quel complesso sistema di relazioni sociali che
conosciamo, sono una realt=E0 piuttosto recente. Questo ritardo dell=B9Italia
rispetto ad altri paesi =E8 frutto della veloce trasformazione della nostra
societ=E0 da realt=E0 contadina a industriale e, oggi, postindustriale. Una
trasformazione che si =E8 contraddistinta per un inurbamento forte quanto
caotico e selvaggio, accompagnato da rapide dismissioni di vaste aree che
non rispondevano pi=F9 alle esigenze produttive, abitative e infrastrutturali
del momento.
Una situazione, quindi, radicalmente cambiata rispetto alle origini, e non
solo per il processo evolutivo subito nei secoli dalle strutture
amministrative ed economiche, ma anche nel rapporto instaurato da ogni
singolo cittadino nei confronti della citt=E0, non pi=F9 propria, non pi=F9 noi,
ma solo oggetto da usare.
Servirsi della citt=E0 e rimanerne prigionieri =E8 una delle pi=F9 grandi
contraddizioni dell=B9uomo moderno e il falso mito della "sicurezza ad ogni
costo" ha prodotto il paradossale risultato di avere aumentato le aree di
rischio e insicurezza, facendoci pagare un pesante prezzo in termini di
libert=E0 di azione e movimento.
Sempre pi=F9, ad esempio, la geolocalizzazione (cio=E8 la possibilit=E0 di
localizzare l=B9utente di un cellulare), misura oggi consentita solo
nell=B9ambito di un=B9inchiesta giudiziaria, si trasformer=E0 in un sistema,
nemmeno tanto occulto, di controllo totale sugli individui. Un Grande
fratello che da angosciante fantasia futuristica di stile orwelliano si
trasforma in cruda realt=E0? Probabilmente s=EC, dal momento che =8B giusto per
fare un esempio =8B il gruppo Siemens, usando una tecnica simile alla
geolocalizzazione, ha in progetto la realizzazione di una sorta di "peluche
telefonico" per localizzare, via satellite, un bambino che potrebbe essere
in pericolo, una sorta di "tata" elettronica che, attraverso un apposito
centralino, si occuperebbe di spiare il bambino.
Del resto, nel corso delle manifestazioni antiglobalizzazione di Praga e
Nizza, la polizia si =E8 servita di un sistema analogo per localizzare i
leader della manifestazione e cercare di limitare il loro raggio d=B9azione.
Non sappiamo se un simile sistema sia stato usato anche a Genova nel luglio
scorso, ma non ci sembra inverosimile. =C8 certo, per=F2, che l=B9intera cittadin=
a
era controllata da un sofisticato sistema di telecamere collegate alla
questura e ai comandi operativi di Polizia e Carabinieri. E i risultati
raggiunti in termini di sicurezza del territorio e dei cittadini sono sotto
gli occhi di tutti.
=C8 anomalo? Arrestiamolo!
I sistemi di videosorveglianza si stanno diffondendo come mai nel passato.
Il progetto di telecamere Chromatica, attualmente in fase sperimentale nell=
e
metropolitane di Londra, Milano e Parigi, prevede monitor capaci di
evidenziare comportamenti considerati anomali fra i passeggeri. "Ci sono
luoghi nel metr=F2 dove non c=B9=E8 motivo di sostare. In tal caso, il sistema
ravvisa immediatamente una possibile situazione pericolosa o perlomeno
sospetta" spiega Louhadi Khoudour, uno dei responsabili del progetto in
Francia ("Le Monde Diplomatique", settembre 2001).
Collegato ad una rete di telecamere, tale sistema dispone di un computer e
di un particolare software d=B9identificazione: se si resta immobili pi=F9 di u=
n
minuto, l=B9immagine si tinge di verde sullo schermo di controllo, dopo due
minuti l=B9immagine diventa rossa e scatta l=B9allarme. Restare immobile troppo
a lungo, non camminare nella giusta direzione, fare capannello, oltrepassar=
e
le zone vietate, sono tutti comportamenti ritenuti sospetti, immediatamente
denunciati dalle telecamere.
Quasi inutile aggiungere che le prime vittime di questo sistema di controll=
o
sono stati i barboni e i reietti che trascinano la loro esistenza nelle
nostre metropolitane cittadine. Logicamente, in un contesto culturale che
esalta il processo produttivo in termini di massima velocizzazione e
dinamismo, chiunque non si accodi al flusso costante dei nomadi della
produzione denota un comportamento anomalo. Ci troviamo di fronte alla
completa e pi=F9 estesa interpretazione della "tolleranza zero".
Tali sistemi di videosorveglianza si stanno moltiplicando in molte citt=E0
europee =8B soprattutto in Francia e in Inghilterra =8B e anche in alcuni centr=
i
storici di importanti citt=E0 italiane. Le forze politiche, sia progressiste
sia conservatrici, che governano le nostre citt=E0, giustificano queste scelt=
e
parlando di "strumenti che rassicurano i cittadini, rendendo pi=F9 sicura la
citt=E0". E, sempre in nome della sicurezza, in tutta Europa si moltiplicano,
secondo il modello americano, le residenze o i quartieri residenziali
protetti da reti di videosorveglianza ultrasofisticate, con recinti in
acciaio, portoni automatici ad apertura con telecomando e telecamere ad alt=
a
risoluzione che permettono di visualizzare l=B9entrata della casa e
identificarne i visitatori. Ma che bella citt=E0! E il crimine? Si =E8, molto
semplicemente, adeguato, cambiando luoghi e, soprattutto, tecniche.