Salve a tutt*,
il testo della presunta rivendicazione lo trovate qui:
http://digilander.iol.it/caserta24ore/news/mar02/21-03-br.htm
va dato atto che almeno questa piccola agenzia ha voluto il coraggio di
pubblicarlo integralmente nonostante sia arrivato, pare, a pi=F9 organi
d'informazione contemporaneamente
(
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2002/03/21/3160195).
La rivendicazione spedita "on line" non =E8 nuova. Successe esattamente la
stessa cosa anche per l'omicidio D'Antona. Quello che proprio non si
capisce di quest'ennesimo elemento valutativo sulla vicenda =E8 perch=E9 questi
signori, autodefiniti Brigate Rosse, abbiano scelto un mezzo di
trasmissione cos=EC insicuro. Perch=E9? Perch=E9 il mito dell'anonimato in
Internet =E8 appunto un mito a suo modo rilanciato dall'ideologia
californiana della rete dove si pu=F2 far tutto ma anche dai guru
dell'e-commerce che non devono far sapere al pollo-consumatore,
carta-di-credito munito, che esistono rischi di intercettazione. L'11
settembre insegna: non si compra e non si vende con la gente spaventata.
Il punto, allora, =E8 dire molto chiaramente che non esiste in rete alcuna
comunicazione potenzialmente incontrollabile. Il programma pi=F9 diffuso di
criptografia si chiama PGP (Pretty Good Privacy) che tradotto suona pi=F9 o
meno: una privacy abbastanza buona, proprio perch=E9 sia chiaro che non
significa che usandolo si =E8 completamente al sicuro dal rischio che il
messaggio di posta elettronica criptografato con questo sistema arrivi
*sicuramente* inviolato al destinatario. Attualmente per "sfondare"
l'inviolabilit=E0 di questi sistemi servono attrezzature informatiche molto
potenti.
Se queste sedicenti Brigate Rosse si sono volute mantenere "anonime", per=F2,
avranno usato un altro sistema: gli anonimous remailer. Cosa sono?
Qualsiasi messaggio di posta elettronica ha pi=F9 campi che contengono dei
dati banali come l'indirizzo del mittente, del destinatario, la data, il
soggetto, ecc. Ma ci sono anche altri campi che sono normalmente nascosti
all'utenza normale e che fanno parte dell'header del messaggio
(intestazione) dove vi si ricostruisce, ad esempio, tutto il percorso che
quella email ha fatto per arrivare dal punto di spedizione al punto di
ricezione, passando per i nodi intermedi. Con un procedimento che si chiama
"tracing" (rintracciamento) e confrontando dati diversi qualsiasi "comune
mortale" pu=F2 avere informazioni molto attendibili sulla localizzazione
geografica del punto di partenza di quella email... figuriamoci le forze
dell'ordine preposte. Volete fare una prova? Dal men=F9 avvio, Comandi Dos, e
poi scrivete "tracert
www.ilrestodelcarlino.it" dando l'invio... e buon
divertimento.
Gli "anonimous remailer" sono strumenti che manomettono in maniera
artificiosa questi dati per rendere abbastanza irrintracciabile il punto di
spedizione. Ma ancora un volta si tratta di strumenti che assicurano una
"privacy abbastanza buona" e non certo perfettamente sicura. Usati in
concatenamento aumentano le probabilit=E0 di risultare anonimi, ma serve un
livello di preparazione tecnica che non =E8 assolutamente nelle condizioni
dell'utente medio. (Info:
http://www.ecn.org/mutante). C'=E8 pi=F9 di un
elemento per affermare che in fondo questi signori potevano assicurarsi un
impunit=E0 pi=F9 probabile lasciando il "buon" vecchio pacco di volantini in
qualche fabbrica piuttosto che spedire email in giro per la rete. E allora
come mai?
Qui non si tratta di stabilire il ritorno di "grandi fratelli" o di
rilanciare idee come "Echelon". Contano i fatti. I fatti sono che questa =E8
l'ennesimo elemento di dubbio su una faccenda che probabilmente di lati
oscuri ce ne riserver=E0 ancora molti. Come il fatto che si parla della
stessa arma utilizzata per D'Antona (con l'incredibile ipotesi che un
gruppo di fuoco di almeno 10 persone resti in stand-by per tre anni) a
detta del RIS di Parma che per=F2 non pu=F2 confrontare i bossoli di Roma e
Bologna nelle stesse condizioni ambientali perch=E9 almeno nel primo caso
sono stati trovati solo nel corpo della vittima mentre non =E8 stato
altrettanto sulla scena del delitto Biagi, ecc.
Marco Trotta.
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From: <redazione@???>
To: <redazione@???>
Subject: [caserta24ore] Rivendicazione iniziativa BR
Date: Thu, 21 Mar 2002 02:34:39 +0100
E' giunto ad un nostro indirizzo e-mail un files txt di 26 pagine, allegato
ad un messaggio di posta elettronica circa un presunto "Documento delle
Brigate Rosse con rivendicazione dell'iniziativa del 19 marzo 2002 a Bologn=
a
contro il consulente del ministero del lavoro Marco Biagi".Il documento =E8
firmato Brigate Rosse
per la costruzione del Partito Comunista Combattente
Il messaggio =E8 stato inviato in copia carbone a diversi indirizzi di posta
elettronica; dalla denominazione e-mail della maggior parte dei qualisi
deduce siano di organizzazioni sindacali.
Pubblichiamo il documento con le dovute cautele. Il documento =E8 lunghissimo=
,
lo pubblichiamo integralmente proprio per valutare assieme a voi lettori
l'autenticit=E0 dello stesso e per valutarne i contenuti.
Il documento =E8 su
www.caserta24ore.it
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