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Da "Liberazione"
Il destino di Silvia affidato ad una perizia medica
Sessanta giorni per stabilire se Silvia Baraldini deve ritornare in =
carcere.E' questo il tempo a disposizione di un pool di esperti chiamati =
a valutare se le condizioni psico-fisiche della donna siano compatibili =
con il regime penitenziario e a indicare,eventualmente,una struttura in =
grado di assicurare cure e terapie adeguate a una persona che lo scorso =
anno e' stata colpita da un tumore al seno,e che ora,sofferente anche di =
disturbi di natura ginecologica,e' alle prese con una sindrome =
depressivo-reattiva.Le operazioni peritali,affidate ieri dal tribunale =
di sorveglianza di Roma,avranno inizio tra una decina di giorni e =
saranno svolte dai professori Giuseppe Atlante,ginecologo,Giovanni =
Arcudi,medico legale,e Marco Zanasi,psichiatra.Gli accertamentisi sono =
resi necessari in occasione della richiesta di rinnovo del differimento =
dell'esecuzione della pena avanzata da parte di Grazia Volo,avvocato =
della Baraldini,la quale e' dal 21 aprile agli arresti domiciliari nella =
sua abitazione romana per gravi motivi di salute.Nella scorsa udienza il =
sostituto procuratore generale della corte d'appello di Roma,Vitaliano =
Calabria,aveva espresso il proprio consenso al trasferimento della donna =
nel carcere milanese di San Vittore ,il cui centro clinico era stato =
menzionato dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria come =
quello piu' idoneo a garantire la migliore assistenza sanitaria. Da =
parte sua,il difensore aveva ribadito l'incompatibilita' delle =
condizioni di salute della sua assistita (che in undici anni ha =
combattuto contro due tumori)con qualsiasi struttura carceraria.Il =
tribunale si era riservato ogni decisione in attesa dell'esito della =
perizia.=20
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