Re: [Hackmeeting] raee _ rifiuti apparecchiature elettriche …

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Author: ignifugo
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] raee _ rifiuti apparecchiature elettriche elettroniche
On 2018-01-13 09:35, alberto-g wrote:
> On 2018-01-12 17:08, ignifugo wrote:
>
>
> > Ed a me è venuto in mente che i due concetti per ora adottati per
> > allungare la vita agli "elettrodomestici" sono fondamentalmente

due:
> >
> > _openhardware
> > https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_open-source_hardware_projects
> > _design modulare https://en.wikipedia.org/wiki/Modular_design
> >
> > I sue insiemi posso anche non coincidere sempre, per esempio: il
> > fairphone NON è open hardware
> > https://forum.fairphone.com/t/is-the-fp2s-hardware-really-open/2020

9/4
> >

[cut]
> Forse perché non è vero l'assunto da cui parti.
>
> Un oggetto open source non è intrinsecamente più longevo, e un

design
> modulare è intrinsecamente più complesso, costoso e meno affidabile.
>
> E poi:
> Lavatrice X: costruita con cuscinetti buoni e sovradimensionati,
> collettore del motore grosso e solido, plastiche resistenti ed
> elettronica a 5V ben resinata e con regolatori lineari. Costa 1200

Euro
> e dura 20 anni.
>
> Lavatrici Y[]: ogni componente è al limite della decenza. Costo 300
> Euro, durata 5 anni.
>
> Solo che la Y[2] e la Y[3] hanno inverter, elettronica a basso

consumo e
> regolatori a commutazione. Il progresso le fa consumare meno.
>
> E pensiamo alla fine che fanno i 1200 euro della A: verranno spesi

per
> comprare beni che a loro volta hanno un costo ambientale. Quindi

alla
> fine il costo dell'oggetto è un indicatore molto affidabile del suo
> impatto.
> Per l'ambiente conviene la Y.
>

ciao alberto
mi piace come hai iniziato. Anche se un oggetto open source è più
riparabile e quindi più longevo. E questa affermazione non è sempre
vera, dipende da che oggetti prendiamo in studio.

"Per l'ambiente conviene la Y." qui però direi ti manca una fonta da
citare.
Perchè se una cosa costa poco, potrebbe anche voler dire che hanno
rosicato sulla paga dei lavoratori e prodotto in paesi che non gli fanno
pippe sull'inquinamento.
es Apple, che neanche costa poco:
http://www.agenziax.it/wp-content/uploads/2013/03/mela-marcia.pdf

> Io personalmente prendo cose le più economiche possibili e poi ne
> prolungo la vita con vari sotterfugi. L'obiettivo è di pimpare la Y

in
> modo che serva come la X.


oppure fargli manutenzione, etc.. son quasi d'accordo. Pensa due giorni
al mese mi metto pure in un posto aperto al pubblico ad aiutare le
persone che non lo sanno fare a farlo.. :)
Però pur non potendo comunque partire dal livello più economico perchè
se le robe son fatte proprio male,
non ci puoi far niente.
e poi comunque non risolvi il problema di sottrarre quel denaro a delle
aziede produttrici capitaliste.
Quindi la domanda di una compratrice che vorrebbe fare un acquisto
critico nel campo dell'IT rimane irrisposta.
Se vogliamo possiamo farci la lista dei meno peggio, cmq sotto copyright
ed a volte con viti antiriparazione.

> Non queste cose da hipster che dici tu.
>


argomentala meglio.. io potrei darti del fricchettone sognatore, ma non
è che ci muoviamo molto dall'insultarci e non arricchiamo la nostra
comunità.
quindi prendiamola bene, senza doverla mettere in competizione, perchè
se scrivo in lista è per cooperare ed imparare, non per altro.
A me è piaciuta molto questa lettura riguardo le tecniche di
argomentazione dei discorsi e degli errori più comuni.
http://philosophy.hku.hk/think/resources/miniguide.php

quindi ne approfitto per parlarne e consigliartela.
quello da te usato ora è una attacco ad personam, un po allargato:
visto che lui è hipster, gli hipster dicono cose frivole =
quello che ho detto è frivolo.
ma è un errore del ragionamento. devi giudicare quello che dico, non
come mi vesto o che occhiali ho.

grazie. ciao Ignifugo

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