[inquieto] venerdi 11 - Biblioteca Francisco Ferrer Genova

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Author: ca_favale_mlist
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Subject: [inquieto] venerdi 11 - Biblioteca Francisco Ferrer Genova

Mentre tutto quel che mediamente accade e che ci circonda potrebbe
indurci a cercaci un riparo dove leccarci le ferite, mentre le ipotesi
rivoluzionarie sembrano aver imboccato il viale del tramonto, perlomeno
quelle conosciute negli ultimi due secoli, mentre le strade sono deserte
di vita e di coraggio e presidiate dalle paranoie securitarie e dai
nuovi progetti totalitari del dominio, mentre i social network svolgono
la loro funzione consolatoria e illusoria, mentre alcuni perseguono il
sogno di una fierezza rivoluzionaria che risulta solo e soltanto un
atteggiamento e un cliché e di fronte ad un quadro simile e con gli echi
delle guerre che si avvicinano, guerre che rafforzano gli interessi di
stato e capitale, noi ci riproviamo.
Nella mischia e nell'unico fronte a cui possiamo dirci appartenenti,
quello degli sfruttati e dei diseredati, riapriamo il Circolo Biblioteca
F.. Ferrer, di Genova.
Non che in questi ultimi 5 anni il circolo e la biblioteca siano rimasti
a porte chiuse ma le difficoltà e il lavoro intrapreso, ormai dal
lontano 2007, sono e restano tante e per tanto le aperture sono
risultate a singhiozzo e non sempre puntuali.

Il primo e prossimo appuntamento a breve è per l'11 marzo alle 17.30 in
biblioteca. Vedasi locandine allegate.
Altri appuntamenti seguiranno, anche se al momento è prematuro indicare
un calendario che dobbiamo necessariamente considerare come un work in
progress. Molto dipende e dipenderà da noi ma molto dipende e dipenderà
anche da eventuali sollecitazioni, proposte, critiche e inviti che ci
auguriamo di ricevere nei prossimi mesi.

L'appuntamento di venerdì, la presentazione e il confronto su di un
testo relativo ad una polemica e una discussione che hanno superato il
secolo di vita, è solo che apparentemente e superficialmente un tema
appartenente al passato.

Per quanto oggi la democrazia rappresentativa sembra anch'essa finita in
soffitta con decisioni prese altrove e governi che vengono decisi e
insediati da organismi transnazionali e con la disaffezione
generalizzata verso la gran parte degli appuntamenti elettorali, ciò non
significa che l'apparato politico e amministrativo con tutti i suoi
dispositivi centrali e periferici sia in crisi.

Per paradosso, ad esempio l'eccesso di informazioni sui fenomeni di
corruttela e le nefandezze che caratterizzano il sistema portano come
conseguenza l'anestetizzazione di gran parte della popolazione che
finisce per ritenere, banalmente e scioccamente, il sistema, marcio
nelle sue fondamenta ,come il male minore, senza che emergano ipotesi e
prospettive di riscatto e offensiva.

Con tutto ciò e senza voler anticipare i temi del dibattito necessario
che dovrà svilupparsi da qui ai prossimi mesi continuiamo a pensare e
ritenere che ciò sarà possibile solo avendo la capacità e il coraggio di
aprirsi nuovi varchi e nuove possibilità prima che l'inevitabile penetri
qualsiasi angolo della realtà sociale. Risulta per tanto urgente per non
dire urgentissimo riprendere ad affilare gli strumenti della critica,
inventare e inventarsi nuove possibilità di comunicazione e interazione
con e dentro il corpo sociale, ridare fiato e prospettive all'unica
guerra sensata su cui è possibile e necessario investire. La guerra
degli oppressi agli oppressori. Rimettere a cuocere in pentola idee,
ipotesi, relazioni, riaccendere i motori di pensiero e azione,
alimentandoli con carburanti atossici.

Con oggi riprendiamo il nostro modesto contributo in tutto questo
scenario a grandi linee, molto a grandi linee e solo che in ridottissima
parte abbozzato, riassunto nella panoramica di cui sopra. Non abbiamo
mai preteso di possedere ricette e perseveriamo con questa convinzione e
consapevolezza ma non intendiamo chinare il capo e scegliere il mutismo.
Non apriremo nuovi salotti culturali, non staremo a scaldare, sedie, non
entreremo in competizione con realtà pseudo politiche già cadaveriche,
non condurremo battaglie egemoniche, ben consapevoli che laddove sta il
pericolo sta la salvezza.

Alcun* inconsolabili del Circolo Biblioteca Libertaria Francisco Ferrer
? Genova ? Marzo 2016